venerdì 1 ottobre 2010

Ottobre 2010



OTTOBRE

OTTOBRE ROSSO

Il 25 Ottobre del 1917 per la prima volta nel mondo, il proletariato sotto la guida del Partito Comunista (bolscevico) diretto da Lenin rendeva concreta la possibilità per la Classe operaia di rovesciare il potere politico della borghesia e di instaurare il proprio potere politico. Fu la dimostrazione della validità pratica del marxismo, come arma scientifica di parte, impugnabile dal proletariato in quanto classe nella battaglia contro il capitalismo.

E, effettivamente, la Rivoluzione d'Ottobre è stata la prima rivoluzione al mondo che abbia rotto il secolare letargo delle masse lavoratrici dei popoli oppressi dell'Oriente e della classe operaia e le abbia spinte alla lotta contro l'imperialismo mondiale. La formazione dei soviet degli operai e dei contadini nella Persia, nella Cina e nell'India come anche in Europa sul modello di quelli della Russia ne è una prova abbastanza convincente.


BARBABIETOLA ROSSA o BIETA ROSSA o RAPA ROSSA o BETERRABA

LA RAPA (Racconto russo)

C'era una volta un vecchietto che pianto' una piccola rapa e disse: "Cresci carnosa e forte". E la rapa crebbe carnosa, forte e tanto grande. Un giorno il vecchietto ando' nell'orto per coglierla, ma tira tira non riusci' a strapparla. Chiamo' allora una vecchina, che si mise a tirare il vecchietto, che a sua volta tiro' la rapa. Tira tira, non riuscirono a sradicarla. Allora la vecchina chiamo' la nipotina, che tiro' la vecchina, che tiro' il vecchietto, che a sua volta tiro' la rapa. Ma nemmeno questa volta riuscirono a strapparla. La nipotina chiamo' allora il suo cagnolino nero. Il cane tiro' la nipotina, che tiro' la vecchina, che tiro' il vecchietto, che tiro' la rapa. Tira e tira, la rapa non si muoveva di un millimetro. Il cane nero chiamo' il gatto, il gatto tiro' il cane nero, il cane nero tiro' la nipotina, la nipotina tiro' la vecchina, la vecchina tiro' il vecchietto, il vecchietto tiro' la rapa. Tutti insieme tirarono e tirarono ancora, ma la rapa rimaneva salda al suo posto. Il gatto chiamo' il topo, il topo tiro' il gatto, il gatto tiro' il cane nero, il cane nero tiro' la nipotina, la nipotina tiro' la vecchina, la vecchina tiro' il vecchietto, il vecchietto tiro' la rapa. E finalmente, grazie ad un topolino, la rapa venne fuori.

10 commenti:

renzo ha detto...

Caspita, neanche un commento. Siamo proprio un gas di paolotti :-)))
Lucio, non ha scattato S.P.Q.R. vero? visto che siete venuti bene.

Bagunça Rossa ha detto...

ScattanoParkinsonianamenteQueiRomano

Vedo che al tuo attento occhio non sfugge nulla..
ma secondo te una foto così bella poteva averla fatta Lui?
o l'autoscatto?

Gianni ha detto...

Questo blog sembra il circolo della briscola. Scriviamo solo noi tre vecchietti, chiudiamolo non serve a nulla. Che tristezza.
La foto è mia, si vede dalla composizione, equilibrata, precisa e mirabolante. Una delle migliori fotografie del nuovo millennio.

Bagunça Rossa ha detto...

Una risata li seppellirà.

Poi, Gianni, definirti fotografo..
Ti ho fatto le luci, ti ho creato la situazione, ti ho messo la macchina sul cavalletto, ..dovevi schiacciare solo il bottone nero sull'impugnatura del mio attrezzo fotografico.

Comunque ho trovato il quarto per la briscola.

renzo ha detto...

E ti ha anche tagliato il pugno...

Gianni ha detto...

il taglio del pugno ha una valenza semantica: richiama il non finito, l'universalità del simbolo; l'andare oltre la cornice riporta all'esperienza del valicare la storia per entrare nel mondo delle idee platoniche. Va oltre le gretta limitatezza della tua visione. Hasta.

Bagunça Rossa ha detto...

..ma quante storie!
La verità è che lui, Gianni, preferisce il saluto Romano.!

renzo ha detto...

Gianni, il PUGNO non si taglia, paolotto!!!!!

Gianni ha detto...

sono iconoclasta. il pugno si taglia come si taglia il pane.

Bagunça Rossa ha detto...

..e il muro si taglia con il flessibile.

Gli unici veri iconoclasti son rimasti gli idraulici.

Gianni, smettila.
Ha ragione Renzo e se continui ti mando un idraulico a casa questo sabato.

Dai, ammettilo che preferisci il saluto Romano.

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